Arpino
Il borgo di Arpino nasce su un sistema collinare nella parte sinistra del Fiume Liri. Il suo nome pare le sia stato dato dalla sua forma, infatti il suo centro visto dall'alto somiglia ad un'arpa. Rappresenta sicuramente uno dei borghi della Ciociaria con più storia. Non si conosce l'anno esatto della sua nascita, ma i suoi ritrovamenti storici, dimostrano le suo origini volsche. In alcuni scritti pare che la sua nascita, come quella di altre necropoli con mura megalitiche presenti in Ciociaria, dette città saturnie, si possa attribuire al Dio Saturno o ai Pelasgi. Fu municipio dei romani, nel 188 a.C. ottenne la cittadinanza romana. Recenti scavi avvenuti nel 2006, hanno riportato alla luce in Piazza Municipio, un tratto dell'antico basolato romano, risalente al I secolo a.C. In questo periodo, nacquero anche i suoi figli illustri, Il politico e filosofo romano Marco Tullio Cicerone, il generale politico e statista Caio Mario, e il politico militare e architetto romano Marco Vipsanio Agrippa. Nella Parte più alta del suo borgo sorge l'Acropoli di Civitavecchia, con le sue imponenti mura ciclopiche, che nell'alto medioevo furono centro di rifugio e difesa dalle invasioni barbariche, dei Franchi e dei Saraceni. In questi anni Arpino era contesa tra il Ducato romano e il Ducato di Benevento, intorno all'anno 1000 divenne possedimento dei Normanni, poi degli Svevi e in seguito del Papato. Fu distrutta nel 1229 da Federico II di Svevia e nel 1252 da Corrado IV, in quest'ultima occasione vennero perdute molte delle antiche testimonianze romane. Nel periodo che va dal XVII al XVIII secolo, Arpino conobbe un grande sviluppo economico, grazie allo sviluppo dell'industria di manifatture laniere, e alle sue tecniche di lavorazione innovative. Nel 1548 Arpino entrò a far parte del Ducato di Sora, feudo facente parte del Regno di Napoli. Nel 1796 il feudo fu soppresso e Arpino entrò a far parte prima del Regno di Napoli e successivamente del Regno delle due Sicilie, fino al 1860. Sparse nel suo borgo, sono presenti le pagine del "libro di pietra", iniziativa del poeta Giuseppe Bonaviri. Le pagine contengono opere di poeti contemporanei di varia provenienza. ogni anno ad Arpino viene svolto il sabato e la domenica dopo ferragosto, "il Gonfalone". Manifestazione folkloristica che vede coinvolti i quartieri e contrate della città, con giochi nel rispetto delle vecchie tradizioni.