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Il borgo di Collepardo

Video di Collepardo

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Fotografie di Collepardo

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Su un rilievo dei monti Ernici in una cornice verdeggiante, sorge Collepardo. Il borgo è posizionato su un'area prettamente carsica, come testimonianole grandi gole del fiume Cosa e la grande voragine del pozzo d'Antullo. Il suo nome molto probabilmente, le fu dato dalla presenza nel suo territorio di linci chiamati gattopardi, rappresentati anche nello stemma comunale. Nel suo territorio sono presente resti di antichi tracciati e abitativi risalenti al VII e VI secolo a. C., a testimonianza che Collepardo rappresentava un punto cruciale, grazie anche alla presenza del fiume Cosa affluente del Sacco. Sfruttando il percorso del fiume nacque una via di importanza strategica sia dal punto di vista economico che militare, soprattutto per il collegamento con il vicino Abruzzo. Non molto distante dal borgo, seguendo un sentiero troviamo le grotte di Collepardo, conosciute anche come "Grotte dei Bambocci" per la caratteristica forma simile all'uomo, delle sue stalattiti e stalagmiti. All'interno sono stati rinvenuti scheletri umani, risalenti al Paleolitico e l'età del bronzo. Il periodo dell'insediamento dei primi abitanti nel borgo, risale intorno al X secolo, difeso con la creazione di mura e torri che seppur rimaneggiate nel tempo, sono arrivate fino ad oggi. Più volte soggetta all'espansione della vicino Alatri, nel1422 iniziò il dominio della famiglia Colonna , mentre nel XVI secolo la proprietà passò ad un ramo della famiglia Tolomei di Siena.
Oggi il borgo nominato bandiera arancione dal Touring club, conserva molte delle opere architettoniche realizzate nella sua storia. La Rocca dei Colonna risale al XIV secolo, è stata abbellita nel 1606 dalla realizzazione del suo splendido portale. Poi abbiamo la chiesa del Santissimo Salvatore, realizzata a metà del XV secolo per volere di papa Martino V Colonna. Poco distante dal borgo all'interno di una grotta, troviamo il santuario della Madonna delle Cese, dove si narra sia avvenuta l'apparizione della Madonna che lasciò impressa la sua immagine nella roccia. Dal santuario, percorrendo la via per circa 2 chilometri, arriviamo alla Certosa di Trisulti, monumento nazionale dal 1854, che rappresenta sicuramente il simbolo di Collepardo.
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