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I Castelli in Ciociaria

Il castello di Fontana Liri

Risale intorno alla metà dell'anno mille, la costruzione del castello Succorte, realizzato soprattutto per difendere gli abitanti del posto, dalle invasioni dei Normanni, un popolo di avventurieri che scesero in Italia dal nord fino ad arrivare nel nostro mezzogiorno.
Il castello inizialmente aveva due accessi, sulla porta principale ancora esistente, spiccava uno stemma in pietra di grandi dimensioni, asportato nel 1983 da mani vandaliche. Su di esso era raffigurata un'aquila con ali spiegate, un elmo e una spada. Ai lati della porta principale, sorgevano due torri quadrate, quella di destra non più esistente, e quella di sinistra, ancora intatta, con le sue bellissime merlature e tipici beccatelli in pietra, e un grande orologio ancora funzionante. La torre conferisce oggi al centro storico, l'aspetto tipico medioevale. Dai resti del castello, si evince la sua architettura originale, composta da un piano terra, con locale adibito a posto di guardia con annessa prigione, poi scuderie, alloggi per soldati e servitori. Il piano superiore, destinato ad abitazione per il castellano, era composto da vari locali tra cui un grande salone. Intorno al 1190, sorsero le prime abitazioni intorno al castello, con funzioni soprattutto difensive, come dimostrano anche i torrioni ancora esistenti.
Agli inizi del XIII secolo, le dure lotte tra papato e Impero, coinvolsero anche Fontana, secondo alcune fonti storiche, il castello Succorte, fu distrutto nel 1191 da Enrico VI di Svevia, ricostruito e migliorato, venne di nuovo distrutto nel 1229 , per ordine di Tommaso d'Aquino, allora capitano generale di Federico II di Svevia. Le prime notizie sulla proprietà del castello risalgono al 1187, appartenente al conte Roberto di Caserta, il quale concesse due militi, per partecipare alla 3° crociata bandita da Gregorio VIII. Nel 1295 venne concessa in feudo da Re Carlo II, al conte Roffredo II Caetani, fratello di Bonifacio VIII. Nel 1943 il feudo passò al conte Nicolò Cantelmo, In quegli anni si narra, che ospite del castello Succorte, fu Re Alfonso I d'Aragona, sovrano del Regno di Napoli, portato in lettiga per problemi di salute al castello, dove vi rimase per circa un mese.
Negli anni che seguirono Fontana e il suo castello, passarono di proprietà al papato, papa Pio II nei suoi scritti, narrava che il castello di Fontana, era situato in una posizione idonea, ed egregiamente fortificato. Tra il 1472 e il 1580, Fontana fu possedimento dei Della Rovere, nobile famiglia originaria di Savona, mentre tra il 1580 e il 1796 il feudo passa alla famiglia Boncompagni, proprietari anche del castello Boncompagni di Isola del Liri, dove ancora oggi, su un pannello di stucco risalente al 1600, è raffigurato il feudo di Fontana.
Nell'agosto del 1796, il Duca Antonio II Maria Boncompagni Ludovisi, cede il ducato di Sora, cui faceva parte anche Fontana, al regio demanio di Napoli.
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